“Una volta Zhuang Zhou sognò di essere una farfalla.
La farfalla svolazzava lieta e spensierata e non sapeva di essere Zhou.
Improvvisamente si svegliò e si accorse con stupore di essere Zhou. Ora
non sapeva piu se era Zhou che aveva sognato di essere una farfalla o
se era una farfalla che stava sognando di essere Zhou”.
Questa breve parabola taoista ci introduce nel migliore dei modi nel
magico mondo poetico di Chen Chong. Una poesia, piena di grazia e
candore, che parte dalla semplicità e autenticità del mondo della
natura per condurci alle soglie dell’ineffabile mistero.
Monti e acque; fiori e uccelli; draghi e fenici; riflessi lunari e
canti di stelle cadenti; il vento e le nuvole; arcobaleni danzanti e
farfalle innamorate; tartarughe in meditazione zen e lucciole
coraggiose testimoni della luce, queste poesie sono “Fiori volanti
leggeri come i sogni”; si sciolgono i nodi del cuore, la natura diviene
“trasparente”: meravigliosa apertura degli occhi del cuore! “Tutto ciò
che è visibile è un invisibile elevato in uno stato di mistero” diceva
Novalis. I fenomeni non sono illusioni, sono immagini che ci parlano
dell’ineffabile. L’artista interiorizza lo spettacolo offerto ai suoi
occhi, lo passa al vaglio del suo cuore per scoprire ciò che i
diecimila esseri riflettono. Si fa specchio e riflesso dell’invisibile.
Ritorna come “terra vergine” per accogliere in sé il soffio della
Natura.
Queste poesie sono come una galleria di dipinti, ricca di immagini oniriche e filosofia di vita. Il poeta non usa un
linguaggio descrittivo, cercando di spiegare dall’esterno, bensì un
linguaggio incarnato, che rivela sia i suoi sentimenti intimi che il
movimento segreto delle cose. La poesia è una pittura, la pittura una
poesia. In aggiunta alle poesie in questo libro troviamo anche una
selezione di dipinti a inchiostro realizzati dall’autrice.